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Cade il fortino di Nosedo: SAM battuta 70-73


Doveva essere una gara tirata e lo è stata. Purtroppo però, ad uscire vincitori dal fortino della SAM non siamo stati noi questa volta.


Massagno e Boncourt arrivavano a questa ottava giornata di Swiss Basketball League con alle spalle praticamente lo stesso percorso in campionato. Due squadre molto simili, entrambe forti sotto canestro ma con Massagno che ha sempre fatto del collettivo la sua arma migliore mentre Gaspoz si gongola il suo pupillo Brandon Brown, vero e proprio mattatore del campionato.

Un black out costato caro


Una partita equilibrata fino alla fine del primo quarto (20-24), poi, come ha sottolineato anche coach Gubitosa, una fase negativa che ha contraddistinto il gioco dei padroni di casa nel secondo (32-44) e nel terzo periodo (55-66).

È stata una partita strana. Abbiamo iniziato il primo quarto forti ma poi, nel secondo e nel terzo abbiamo avuto molte occasioni “pulite” per fare canestro che abbiamo gettato alle ortiche. Stavamo giocando un buon basket ma da quando abbiamo cominciato a sbagliare i tiri aperti siamo andati in difficoltà, forzando conclusioni e cercando un po troppo le soluzioni individuali. Il risultato è stato un -20 che ci ha tagliato le gambe ed abbiamo faticato molto per uscirne.


Un secondo e terzo periodo difficili per i nostri, bravi comunque a non mollare mai e a ritornare sotto nel punteggio negli ultimi minuti di gioco con una grandissima prova difensiva. Tante le energie spese per riprendere i giurassiani, forse troppe. I ragazzi infatti sono riusciti ad arrivare a -3 con 3.7 secondi da giocare, con la palla in mano agli ospiti. Sul canestro SAM però i ragazzi non sono riusciti a commettere fallo per fermare il cronometro e così, quasi increduli, i cinque giurassiani in campo hanno fatto scorrere i secondi fino alla sirena finale, andando a cogliere la loro terza vittoria consecutiva (compresa la Swiss Cup).

Intendiamoci, non sta certo negli ultimi secondi la ragione della prima sconfitta in casa della SAM, che in campo, nonostante le assenze di Moore, Ishiodu e Andjelkovic, ha ritrovato un Roberson in piena ripresa.

È tornato il motorino di ULM University, che impennate!


Il ritorno in campionato del numero 32 a stelle e strisce - al rientro dall’infortunio dello scorso 15 ottobre - è stato più che positivo nonostante i soli 8 pts segnati a referto. In difesa “il motorino di ULM University” ha fatto quello che le gambe gli hanno concesso dovendo spesso spendere un fallo per evitare di essere battuto. Dall’attacco, invece, i segnali più positivi. La condizione e soprattutto la sicurezza nei propri mezzi stanno tornando visto che a più riprese si è concesso qualche volo ad alta quota sopra Williams e Savon. Spettacolari alcuni rimbalzi presi above the rim, così come quando, per evitare di concedere un rimbalzo a Kessler, è saltato letteralmente sulle spalle dell’ala giurassiana lasciando di stucco tutti presenti.


Magnani MVP, che partita la sua!


Mentre dalla media distanza (e sotto canestro) faticavamo come non mai a trovare i due punti, c’è chi, capita la situazione di grande difficoltà dei ticinesi, è uscito allo scoperto portando in campo tutta la sua esperienza. Di nome fa Marco e di cognome Magnani. Il play di Reggio è stato senza dubbio il migliore dei nostri (premiato anche MVP). Nel momento di grande difficoltà della squadra (-20 sul 36-56 ad inizio dell’ultimo quarto) ha preso tutti per mano e con assist (7!), punti (14) e soprattutto una grandissima difesa, ha lanciato la rimonta ticinese.

Brown semplicemente inarrestabile