Le speranze di battere Ginevra per la seconda volta consecutiva si spengono negli ultimi secondi. La SAM esce sconfitta, ma a testa alta, al termine di una partita giocata punto a punto fino alla fine.
Il bus per Ginevra era praticamente vuoto questo pomeriggio. Senza i soliti Ishiodu, Andjelkovic e Magnani, lo staff tecnico ha dovuto fare a meno anche del “cameriere delle planche” Milos Jankovic, fermato da un fastidio al ginocchio che sarà valutato in settimana. La squadra non è riuscita nel impresa di far suo il fortino ginevrino, ma ha mostrato comunque ottime cose.
Il racconto dela partita
Inizio in sordina dei nostri che faticano a trovare il ritmo come spesso succede nelle trasferte romande. Il viaggio si fa sentire sulle gambe e nella testa dei giocatori di Gubitosa e Cabibbo che dopo cinque minuti si ritrovano sotto di 10 punti (15-5). In attacco c’è molta confusione, anche perché i cambi sistematici sul pick and roll mandano all’aria i primi giochi massagnesi. Ginevra si limita a difendere forte e a colpire in contropiede, finchè Gubitosa non è obbligato a chiamare timeout: un toccasana per rimmetere le cose a posto.
La SAM torna in campo rivitalizzata dalle parole del suo coach. Un, fino a quel momento, opaco Jules Aw comincia ad ingranare in attacco, mentre Martino e Moore indicano la strada verso la rimonta, tortuosa ed in salita, alla 4x4 SAM. L’entrata in campo di Appavou regala alla squadra ulteriore energia in difesa, che poi di riflesso si traduce in un attacco più ragionato, meno contropiedi presi e un primo quarto che si chiude sul 21-14.
Con il numero 24 – e che numero – ancora in campo, Massagno riprende a giocare la seconda frazione trovando anche un altro ticinese sul parquet: Andrea Bracelli. Aw infila i primi tre canestri ticinesi e la squadra sfoggia finalmente una difesa degna della SAM. Ad andare in difficoltà sono gli ospiti, che perdono due palloni di fila, mentre Ogwae e compagni inanellano un 6-0 di parziale obbligando Bosnic a correre ai ripari.
A tre minuti dalla pausa lunga il Ginevra perde Mladjan che lascia il campo toccandosi la coscia (possibile stiramento).
Negli ultimi giri di lancette del quarto la SAM dimentica – si fa per dire – il piede sull’accelleratore e con un giro palla offensivo da clinc arriva addirittura al -2 (35-33). La cigliegina sulla torta la mette Aw, che a tre secondi dalla sirena trova una tripla tanto bella quanto improbabile. È un the caldo “corretto grappa” quello ticinese. 35-36 in nostro favore e tutti alla buvette.
La ripresa del gioco mostra tutti i gradi del liquore nostrano, ma soprattutto fa capire la voglia dei ginevrini di tronare a condurre l’incontro. Massagno attraversa un periodo – ed è proprio il termine adatto – di grande sofferenza, mentre i leoni tornano a sfoggiare la criniera con un’ottima prova di collettivo. A 2’50’’ dalla sirena Gubitosa chiede ai suoi sessanta secondi di riflessione dopo sette minuti di apnea, che tradotti fanno 53-46. La squadra mostra segni di ripresa, il punteggio meno. La terza frazione si chiude sul 56-52.
L’ultimo periodo oramai è sinonimo di remuntada per i massagnesi, ma le cose sembrano precipitare dopo un 5-0 subito in entrata e rifinito da un altro parziale firmato Kovac che con una bomba manda i nostri a -10 (66-56). Su Ginevra – Massagno cominciano a comparire i titoli di coda. Ma è proprio qui, che ancora una volta, dal nulla, i ragazzi torvano le froze per reagire.
Moore pesca una tripla allo scadere dei 24 secondi, poi Ongwae ne fa quattro di fila e Ginvera vede sbriciolarsi canestro dopo canestro il vantaggio. Un’ottima difesa, alta ed aggressiva, constringe a numerose palle perse i padroni di casa che si tramutano in contropiedi per la gioia di Moore e compagni. È proprio quest’ultimo che dopo aver realizzato i due liberi su fallo subito in attacco rimette tutto in discussione. 70-68 a meno di un minuto dalla fine. Tiemout Ginevra.
La partita si decide tutta qui, ovvero nei restanti 59’’ di gioco. Bosnic trova nelle mani di Massamba la risposta da tre al timeout. La SAM risponde come Rocky, incassando senza però cadere al tappeto, e poi, quando tutto sembra finito, reagisce da oltre l’arco con il cecchino della Carolina del Nord.
Ogni possesso sembra essere quello decisivo. Addison dall’altra parte mette due punti in faccia a Roberson, mandando i suoi sul +4 a 20’’ dal termine (75-71). Gubitosa chiama il timeout e sulla lavagnetta disegna senza paura il tiro per Ongwae. O la va o la spacca. Si cerca la soluzione più proficua.
Al keniano riesce l’esecuzione veloce da oltre l’arco, che però termina sul secondo ferro più lontano, spegnendo definitivamente le speranze di vittoria. Il risultato finale è 79-74 per i Lions. Ininfluente la tripla di Roberson nel finale.
Massagno esce a testa alta, ma sconfitta, al termine di una prova comunque positiva. Nulla a che vedere con il derby di settimana scorsa. La squadra cresce come collettivo e sembra scaldare i motori in vista dei Playoffs.
Robbi Gubitosa: “Situazione (infortuni) difficile, ma ragazzi fantastici”
Nonostante una situazione infortuni a dir poco critica, la squadra ha dimostrato di saper serrare le fila e giocarsela senza paura anche contro una corazzata come Ginevra. Siamo andati vicini, vicinissimi al colpaccio.
Togliendo i primi minuti di partita, dove sembravamo più sul bus che sul parquet, i ragazzi hanno disputato un match sontuoso. Grande sacrificio in difesa, altruismo in attacco e totale disponibilità per la causa. Roberson, Aw e Ongwae si sono sciroppati 40 minuti senza far parola, Moore 36 e passa. Fabio (Appavou) si è dimostrato ancora una volta uomo chiave in difesa giocando oltre 22 minuti di grande intensità. È soprattutto grazie a lui se ci siamo risollevati nei momenti più critici dell’incontro. Questi ragazzi hanno fatto e stanno facendo cose straordinarie quest’anno. Al di là della sconfitta, la SAM ha mostrato ottime cose. Sono soddisfatto di quanto visto.
Il tabellino della partita
Lions de Genève: Kovac 20, Mladjan 6, Addison 9, Massamba 14, Williams 12, Gravet 4, Grüninger 3, Cotture 9, Jeftic 2.
SAM Basket Massagno: Aw 24, Roberson 15, Moore 16, Martino 3, Ongwae 14, Appavou 2.
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