La vittoria di sabato sera contro il Pully-Lausanne Foxes ha chiuso il girone di andata della SAM Basket. Una partita mai veramente in discussione, dove la SAM ha ribadito la propria superiorità e maturità imponendosi con un netto 83-50.
Classifica da brividi
Dieci partite, sette vittorie e tre sconfitte. Partiamo da qui, dal bilancio suggerito dalla classifica di questo girone di andata di SB League. Quattordici punti guadagnati. L'inizio migliore di sempre della SAM Basket, che quasi incredula, almeno fino a martedì, si ritrova in solitaria al secondo posto in classifica.
Si, certo, abbiamo due partite in più di Friborgo e Neuchâtel e solo due punti di vantaggio in classifica rispetto a loro, ma qualunque sarà l'esito dei prossimi due incontri delle romande finiremo il girone di andata tra le prime quattro, sinonimo di vantaggio casalingo nei quarti di finale di SBL Cup. Da non credere!
Emozionante SAM
Massagno ha giocato un girone di andata emozionante. Non perfetto, no, ma emozionante si. Una squadra partita così così con la sconfitta a Vevey, ma cresciuta partita dopo partita, fattasi grande abbattendo le grandi e guadagnandosi il rispetto sul campo. Risultati che hanno fatto gioire i tifosi della collina, emozionandoli soprattutto. Già perché oggi celebriamo una SAM al vertice della classifica, ma la storia di questa Società parla di una squadra umile, sempre in lotta per un posto ai playoffs nella parte bassa della classifica, ma per uno scopo ben preciso: far crescere i giovani, il vero motore della SAM Basket.
Sono proprio i giovani di Gubitosa la seconda bellissima nota di questo bilancio. Prodotti SAM cresciuti e/o lanciati in prima squadra con la casacca biancorossa. Nessuno di loro ha avuto vita facile agli inizi, ma tutti, piano piano, una partita dopo l'altra, stanno raccogliendo i frutti di quanto seminato in anni di sacrifici: Grüninger, Strelow, Maüsli, Martino e Hüttenmoser.
Oliver, contro il Pully-Losanna, è stato l'ultimo di questa lista ad emozionare la platea. Una partita da fantascienza la sua. In quindici minuti e ventiquattro secondi di pura magia il sopracenerino ha collezionato 16 punti con il 100% dal campo e 7/8 ai liberi, oltre a recuperare pure 3 rimbalzi. Il tutto sfoggiando un clamoroso baffo alla Hulk Hogan, ma questa è un'altra storia...
Un gruppo coeso al servizio di Gubitosa
L'immagine che rimane impressa negli occhi dei tifosi e che fa sognare Massagno non è quella di un singolo giocatore capace di vincere le partite da solo, bensì quella di un gruppo di ragazzi che si diverte, gioca insieme e soprattutto vince!
Certo, non si può negare che Jules Aw (16 pts e 13 reb contro le Foxes) rappresenti un solidissimo punto di partenza sul quale la SAM Basket sta costruendo i propri successi. Il vero leader di questa squadra però non veste pantaloncini e maglietta da gioco, ma indossa un completo molto più elegante e tra le mani tiene una lavagnetta da gioco e un pennarello.
È coach Robbi Gubitosa il vero artefice di questo magnifico inizio di campionato e della crescita dei ragazzi: giovani e meno giovani. La squadra sembra rispondere all'unisono alle sue indicazioni, tutti viaggiano nella stessa direzione. E ciò non succede solo sul campo, quando tutti possono ammirare i frutti di tale sincronia, ma anche lontano dai riflettori. Unità, famiglia, sacrificio, altruismo. Tutti valori trasmessi da Gubitosa ai ragazzi e portati avanti da quest'ultimi dal lunedì alla domenica. I risultati si vedono sul parquet e basta osservare Slobodan Miljanic, arrivato questa estate da un "triplete" con Friborgo, per capire come coach Gubitosa sia entrato come un fiume in piena nella testa e nel cuore di questi ragazzi.
È una SAM Basket sempre più coinvolgente quella di quest'anno, è una SAM Basket sempre più emozionante.
Il tabellino di Massagno - Losanna
SAM Basket Massagno: Magnani 6, Aw 16, Grüninger 5, Slokar 8, Sinclair 10, Miljanic 9, Martino 2, Hüttenmoser 16, Mäusli 2, Strelow, Moore 9.
Pully-Lausanne Foxes: Wade 12, Pythoud 7, Wilson 10, Ugba 4, Hart 5, Louissant, Rodriguez 2, Rothrock, Lopez 6, Hatch 4.
Comments