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Non c’è due senza tre


Terza vittoria consecutiva in campionato, seconda in casa. Incredibile ma vero, siamo primi! Si, avete capito bene, PRIMI!!


Da non crederci, eppure è tutto vero. Dopo Losanna e Winterthur arrivano anche i due punti contro Basilea.

Una partita iniziata subito con il piede giusto dai nostri ragazzi che con Moore ed il motorino di ULM piazzano subito un parziale di 8-0. Schoo sveglia i suoi dopo tre minuti e mezzo dalla palla a due e coach Pavloski è costretto a consegnargli le chiavi della squadra con copia al compagno di reparto Calasan. Il primo quarto renano infatti è concentrato tutto nel pitturato mentre la SAM mostra da subito di essere pericolosa con tutti e cinque i giocatori, anche perché, in cabina di regia, c’è un Martino che strappa applausi e consensi a più riprese. Partita aperta ed il primo quarto si conclude in parità (20-20).


È all’inizio della seconda frazione che sopra Massagno arriva minacciosa la più classica delle nuvole fantozziane, ma questa volta c’è poco da ridere. Dopo solo un minuto di gioco il ginocchio di Roberson subisce una torsione innaturale su di un cambio di direzione ed il giocatore va giù, a terra, con un grido di dolore che scuote (ancora una volta) spalti e panchina (20-22). Fuori Roberson e, dopo cinque minuti, fuori anche Moore per una distorsione alla caviglia. La SAM sembra destinata ad una lenta ed inesorabile agonia visto l’uscita forzata delle sue due punte di diamante, ma è proprio in questo momento di grande difficoltà e sconforto che viene fuori tutto il valore dei ragazzi di Gubitosa e Cabibbo. Appavou, Bracelli, Magnani, Hüttenmoser e Jankovic raccolgono i punti dalle mani dei due americani e cominciano a farli piovere, da due e da tre, sulla difesa ospite. Sorprendentemente è proprio qui che strappiamo il parziale decisivo, con quattro quinti di svizzeri in campo (a tratti tutti e cinque con Aw al posto di Jankovic), e andiamo negli spogliatoi sul +10 (38-28).


Il thè caldo servito nella pausa assomiglia molto ad un miscuglio di caffè e Redbull perché al rientro in campo voliamo ancora una volta con un +8 di parziale (46-28) guidati da Jankovic e Appavou. Moore, nel frattempo, rimette piede in campo e fa tirare un sospiro di sollievo ai presenti, mentre Basilea, il sospiro, lo tira a 3 minuti e 55 dalla terza sirena con il solito Schoo, che buca per la prima volta nel quarto la retina dei massagnesi.

Si segna poco, 15-4 il parziale (53-32). Gli Starwings cominciano ad alzare bandiera bianca a 30’’ dalla fine del terzo, quando Nemanja Calasan si fa buttare fuori dalla terna arbitrale per somma di falli tecnici. Con il solo tedesco in campo, Pavloski è obbligato a buttare il giovane Grédy nella mischia e piano piano i renani si spengono.


L’ultimo quarto è ordinaria amministrazione. Tra le fila locali mettono piede in campo Veri seguito da Maüsli e Strelow, con quest’ultimo che per poco non si regalai primi punti in Serie A. Finisce tra gli applausi dei presenti 68-47. Ottima prestazione della SAM, una squadra che ancora una volta mostra carattere, spirito di sacrifico, tenacia e grande fame di vittorie.

Sei punti nelle ultime tre partite, SAM a punteggio pieno ed imbattuta in campionato. Siamo lì, in alto, molto in alto. Accanto a noi solo squadre (e che squadre) come Friborgo e Ginevra. Tutto molto bello, ma non illudiamoci, siamo solo alla terza giornata ed il campionato è ancora lungo, lunghissimo.


Si riparte questo martedì da Aarau per i sedicesimi di Swiss Cup, e poi, testa a Neuchâtel.

Il tabellino:

SAM Massagno: Roberson 5, Jankovic 10, Bracelli 2, Magnani 9, Aw 9, Hüttenmoser 5, Appavou 8, Moore 20.

Basel Starwings: Kostic 12, Grédy 1, Babic 1, Tutonda 4, Calasan 9, Hermann 5, Schoo 15.


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